domenica 13 febbraio 2011

Se non ora...quando?

Aspetto il giorno in cui ci sarà una grande, corale manifestazione di uomini che sceglieranno di scendere in piazza per riaffermare la propria dignità maschile. Che leveranno alta la loro voce  di uomini comuni. Lontani da festini, prostitute, clientele. Uomini che ogni giorno si misurano con la vita insieme alle proprie compagne, per realizzare un progetto condiviso. Uomini che praticano il rispetto delle persone - indipendentemente dal genere- perché conoscono, riconoscono e vivono la fatica dell'impegno quotidiano.

domenica 6 febbraio 2011

La tua voce

La tua voce.
E' il respiro dell'alba
quando l'alba partorisce la luce.
La tua voce ineguale
risuona d'autunno,
del mantra sottile e perenne
che accende le foglie
e dolcemente le uccide
- la tua voce d'ombra.
E' una nube
è il caldo viluppo
d'un ventre inesausto
di madre e d'amante.
E' un pugnale anche,
questa tua voce lontana.
Che scolpisce ricordi che incide
che scava
nuove polle alla vita che preme
segreta.
La tua voce che mi svela nei pensieri
pensati soltanto
laggiù
dove orgoglio e sapienza
- o forse pudore-
altre voci hanno fermate e sconfitte.
Nel buio lucente
dove affonda e si nutre
la radice del pomo fatale.
Dove nasce
e rinasce
e rinasce in eterno candore
la spoglia immortale di Eva.

La tua voce.

E tu neanche lo sai.
E mentre il cielo
ancora
affoga nella notte
già l'alba
lambisce le stelle.
E' un respiro di fuoco
che ingoia le tenebre.
Il tempo sospeso dell'anima
dove solo c'è spazio
per il sorriso.

Vacuità

Ancora una volta
pastora di nuvole
smarrisco
il sentiero dell'oggi.
Imbrigliando rugiada
tendo trappole al sole.
Incauta e testarda
cerco perle tra i sassi.

E consumo la mia ora di luce
inseguendo un feroce tramonto.

Il sentiero

Così sottile e luminosa e netta
la luna mi stride nei denti.
Eterna testimone del tumulto d'amore
lei uguale lei immutata
lei sa di quel tempo merlato
- ricordi ? -
quando solo ornata di veli e d'attesa
giostravo i sospiri scrutando
nel verde e poi il buio
la notte e le fiamme
odorando.
Tu
- ricordi? -
guerriero lontano venivi a me
dietro la fronte giovane antica
oltre le tenebre o i tersi orizzonti
stendendo
un filo di luce di luna
il tuo arco a superare il sangue
e il distinto clangore.
E l'assenza diveniva certezza.
Il richiamo incessante rombava
incandescente
grumo d'esatto pensiero.

Quanto remote le parole. Inutili.

mercoledì 2 febbraio 2011

Il bello della vita è che in ogni momento si può decidere di cambiare.