lunedì 11 febbraio 2013

Il coraggio del Papa

Mia madre ha l'Alzheimer.
Anni fa, all'inizio della malattia, si rese conto che la sua memoria non era più il congegno mirabilmente preciso a cui era abituata.
Il suo  primo atto fu quello di procurarsi un posto al cimitero.
Subito dopo si occupò della sua situazione patrimoniale girando a noi figli ogni gestione.
Mia madre era allora ben lontana dagli ottanta anni.
Oggi  un Papa quasi novantenne lascia il suo ministero dichiarandosi inadeguato. Inabile a continuare la sua missione.
La notizia è da libri di storia.
Il mondo attonito commenta.
Tra poco si faranno paragoni con il suo predecessore, commovente nella sua sfida agli anni e alle malattie.
Anch'io desidero lasciare qui una riflessione.
Io credo fortemente allo Spirito Santo.
Credo che ci sia una "necessità" in ciò che accade, soprattutto nei grandi eventi, che spesso ci sfugge,ma che è sempre ispirata e informata dallo Spirito.
Sono sicura che accanto al Papa abdicante, oggi ha spirato lo stesso Vento che ha sorretto Papa Giovanni Paolo II, quello stesso che agitava le pagine sacre posate sulla bara, nel giorno del suo funerale.
Il mondo gira sempre più veloce.
Il dialogo tra le religioni e le Chiese è un tassello di grande importanza negli equilibri del pianeta.
Il soglio di Pietro è sempre più universale.
In televisione ho sentito il commento di una persona incredula :"I padri non possono abdicare alla paternità".
Avrei voluto urlarle:"Non sentirti abbandonata. Sentiti grata":
Io ringrazio Papa Benedetto.
Lo ringrazio per la lucidità.
Per l'umiltà.
Per l'onestà.
Per il coraggio.
Per la grande lezione che sta dando a tutti noi.