Arrossava il geranio
giorno a giorno irretito
dall'ansia avida del sole.
Larghe foglie opulente
tradivano fierezza
d'esser specchio al mattino.
Arrossava il geranio
nella pienezza ardita
della stagione promessa.
Di miele odorava
e di terra feconda
dolceamara illusione
di giorni abbacinati
in tenere vanità.
Oggi lo china l'inganno
- di quel troppo fiorire
- di un gelo furtivo
- di mani mai più visitate
(e sembra che dica io muoio).
Ma inganno sarà se ricorda?
: i suoi cieli più chiari
l'ombra lieve del vento
e poi il canto il lamento
lo schiudersi ancora alla vita.
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