Insieme figlio cammineremo
alle radici del mondo.
Per mano ti condurrò
dove la stilla trema
e la trafigge la luce
e ignara rompe il seme
in un grembo oscuro
di terra di linfa d'umori segreti.
Da un lago di memoria e di attesa
figlio
nasce la vita. Da fosche passioni
e da sorrisi immoti. Dal vento
che sa sferza e carezza.
Dall'urlo eterno ch'è gioia e dolore.
Per mano ti condurrò
sulla sponda del lago.
E vedrai l'ombra rapace del nulla
disseccare turgori fecondi.
E lo stanco sudore che geme
da campi lacerati e sconfitti.
Tu non piangere figlio.
In te è il respiro che desta la vita.
Non piangere figlio.
Per mano ti condurrò.
T'insegnerò che l'alba viene,
dopo la notte.
Saprai silenzi ignoti
e il canto immane del cielo.
E infine.
Per mano mi condurrai.
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