venerdì 7 giugno 2013

Forse. Chissà.

Lei sembra un elfo. Cammina lieve seguendo le note di una melodia inudibile ai mortali. Dolcemente avanza su un cuscino di fiori che solo lei può vedere. La pelle bianca splende di luna anche sotto il sole spietato del mezzodì. La bocca rossa, grande, conserva un ricordo di fragole e fiabe. Gli occhi? Non so. Non puoi cercare gli occhi degli elfi. Ma i capelli... Ah! quei capelli! Un'aureola. No: uno scudo. Anzi, una corona. Vivi. Folti. Immensi attorno al viso minuscolo. Brillano. Attraggono e rimandano la luce tutto attorno. La figura, esile, magra ai limiti dell'immaginabile, scompare.
E' un elfo di bocca e capelli e luce di luna.
E poi c'è lui. Che l'adora dall'alto. Così grosso e potente si curva. La tiene. Le prende la  mano. La vuol riparare. Schermarne la luce. Per trattenerla vicina alla dea.
Chissà.
Finché ci sarà quella luce di capelli di luna, la morte non oserà spingere ancora. Ha già morso, affamata. Ma ora...
Forse sosterà ancora un poco in attesa. Forse vorrà ascoltare le fiabe di una bocca di fragola.
Forse.
Chissà.

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