lunedì 9 aprile 2018

Strati di realtà

Dietro l'altare la parete ha un tenue color ocra. Vi si riflettono i colori della vetrata di fronte, illuminata dal sole che sta scalando il cielo. Il pavimento è di marmo lucidato a specchio. E come uno specchio restituisce la gloria dei colori.
Improvvisa sulla parete, sul pavimento, trascorre un'ombra. Un uccello in volo. Fuori.
Quanta realtà è contenuta in quell'ombra?
Da quanti strati è composta la realtà?
Noi
in quale strato ci muoviamo?

Mentre osservo, i colori rapidamente si smorzano. Poi di nuovo si ravvivano. I contorni dei disegni della vetrata (che io non vedo) si fanno netti e perfettamente decifrabili. Finché tutto ancora si sfuma fino a diventare grigio. L'ombra, una nube sul sole. Ha ingoiato ogni colore.

Io non so se la mia vita, qui e ora, è sulla parete, o sul pavimento. Non so se sono un disegno sulla vetrata, o se sto volando fuori. In qualunque strato sia la mia vita all'interno della complessa, stupefacente danza che chiamiamo realtà, una cosa so per certo: per esistere ho bisogno della luce.
(25-5-2014)

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