sabato 5 marzo 2011

Crepuscolo

E' l'ora incerta
in cui la luce si addentra
nella notte
e il sudario d'ombra
che già s'appresta a distendersi
sopra ogni cosa
per brevi attimi risplende.
Così quest'ora non più azzurra
non ancora buia
riluce
d'un arcano nitore.
In tale netto orizzonte
innalzandosi e sprofondando
il campanile del Carmine
scava vertiginose geometrie
cesella impercettibili trasparenze.
E mi trafigge il cuore.
E mentre lo guardo inoltrarsi limpido
nella sera
il respiro si sospende all'aria immota
ai profili di pietra
all'alto colore puro.
Elevata
nel silenzio immobile della croce
risucchiata dall'eternità
scompare la voce del mondo.
Il piede affonda nell'orme dei passi di ieri
e l'eco di moltitudini oranti s'addensa breve
nel colore del crepuscolo.
Poi sfuma e dilegua
nella notte che avanza.

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