venerdì 7 dicembre 2012

Il giaguaro innamorato/ Esercizio di dizione per g

Te lo giuro. Al tuo giaguaro
non ho tolto io il guinzaglio.
E non farmi quello sguardo,
quel cipiglio d'ammiraglio.
Ieri sera con i guanti
proprio come fosse un figlio
l'ho lasciato al suo giaciglio
quieto quieto sul guanciale
con la lingua in mezzo ai denti
senza ira, senza voglia.
Poi l'ho chiuso nel serraglio,
ho dormito sulla soglia
manco fosse un generale:
Tutta notte a far la guardia,
fermo e zitto, zitto in veglia
non ho mosso mai una foglia.
Or si scopre che al mattino
più non c'era il tuo felino
e mi vieni a contestare
che l'avrei lasciato andare,
che non l'ho legato ammodo,
che gli ho dato solo brodo
e per fame s'è involato...
ecco, giusto con le ali
lui può avere disertato
superando i confinari.
Oh perbacco! Che intuizione!
Certo è qua la soluzione.
Ti ricordi la coguara
che incontrammo a Lendinara?
Fa' uno sforzo di memoria
ed avrai tutta la storia.
Di sicuro quella micia
gli ha già tolto la camicia
ed al tuo caro animale
tutto il cuore ha messo l'ale:
per raggiungere l'amata
ieri ha preso la volata.
Ora sai cosa ti dico,
ragionandone da amico?
Tu prepara nuove paglie
e raduna vettovaglie:
presto il nostro innamorato
tornerà su questo prato
e vedrai che parapiglia,
sarà tutta una squadriglia!
Ci vorrà del buon liquore
per brindare a quell'amore,
tutta intera una bottiglia
che festeggi la famiglia.

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